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Corsica 2015

Nella primavera del 2015 avrebbe dovuto essere la volta della Norvegia... era tutto organizzato, decise le varie tappe, l'itinerario, poi ad una manciata di giorni dalla partenza rinuncio e rimando il viaggio al nord all'anno successivo. A questo punto bisognava trovare un'alternativa in fretta... pochi giorni prima avevo letto un interessante resoconto di un viaggio in Corsica nel forum di fuoristrada che frequento, e che mi aveva fatto venire una gran voglia di tornare sull'isola... quindi decisione presa: Corsica.
Il giorno prima della partenza costruisco un cassettone per il mio Defender, che funge anche da pianale per sistemare il trasportino del cane.

La mattina dopo carico cane, bagagli, e si parte verso Livorno. Arriviamo a Bastia con una gran voglia di vacanza... è pomeriggio inoltrato, imbocchiamo la D81 che taglia il "dito", per arrivare sulla costa occidentale dove ci aspetta il campeggio al quale mi ero affezionato nel 2012, il camping "A Stella". Finalmente ci possiamo riposare, apriamo la Columbus e ci godiamo un aperitivo in riva al mare.

Appena fa buio e la temperatura inizia a scendere, apriamo anche la nuovissima tenda base Quechua, davvero un acquisto azzeccato che ci permette di cucinare e mangiare riparati dal vento. Quando Klaus si addormenta ne approfitto per fare qualche scatto in notturna.

La mattina seguente facciamo un breve giretto a Saleccia per mettere le ruote fuori dall'asfalto, ma la macchina dopo qualche km di pista inizia ad andar male, sembra non avere potenza e fatica molto, specialmente in salita. Decido di fare dietrofront e riprendere l'asfalto per non rischiare. 

Mi dirigo verso l'interno, Corte e la valle della Restonica, il Defender ora va meglio, smettiamo di preoccuparci e ci piazziamo al Camping Restonica. Il campeggio è un piccolo angolo di paradiso immerso in uno splendido bosco, con il fiume che lo costeggia, ed in questo periodo dell'anno non è troppo frequentato.

Rimaniamo fermi al Camping Restonica per tre giorni, ce la prendiamo comoda, passeggiamo tanto, esploriamo tutta la zona, giochiamo a fresbee, la sera cuciniamo in tenda, ci beviamo qualche birra, e il bracco sguazza felice nel fiume... spettacolare. 

Fare le escursioni con Klaus in principio non è semplice, ci sono dei passaggi impegnativi per attraversare il fiume, le rocce sono scivolose e in alcuni punti è necessario addirittura camminare sopra dei tronchi messi di traverso ai corsi d'acqua a mo' di ponti. Superati i timori iniziali però ci prende gusto e non lo ferma nessuno, così un giorno riusciamo anche a raggiungere il Lac du Melo, un lago di origine glaciale situato nella Valle della Restonica.

Le escursioni continuano, ma ogni tanto è impossibile non fermarsi in una delle tantissime piscine naturali che il fiume crea lungo il suo corso. L'acqua è gelida, ma ha un colore così invitante...

Poi si prende anche il sole stesi sulle rocce... le donne hanno il problema di abbronzarsi con il segno del costume, io con il segno del cane...

La sera mentre prepariamo la cena c'è sempre chi controlla la zona

 

Dopo tre giorni di relax decidiamo a malincuore di spostarci, ma c'è un problema... appena proviamo ad accendere la macchina, dal tubo di scarico esce una gran fumata bianca che non accenna a calare nemmeno dopo diversi minuti di motore acceso. Proviamo comunque a partire, il Defender però non ne vuole sapere, non va, per affrontare la salitina del campeggio sono costretto addirittura a mettere le ridotte, e proseguendo la situazione non cambia. Andiamo un po' nel panico, penso ad un guaio elettronico, così scollego un paio di sensori e provo a pulirli, ma niente. A quel punto mi convinco che ci sia un problema serio al motore, cerco un'officina in zona, ma abbiamo beccato un giorno di festa nazionale ed è tutto chiuso. Non sappiamo veramente cosa fare, la macchina arranca e dopo numerosi ripensamenti decidiamo di concludere qui la nostra vacanza ed avvicinarci al porto, si torna a casa. Arrivati a Bastia con un'oretta di anticipo sulla partenza del traghetto non riesco a mettermi in testa che la nostra vacanza debba finire dopo 4 giorni appena, così parcheggio e faccio un tentativo: cambio il filtro del gasolio con uno nuovo di scorta che porto sempre con me. Provo a mettere in moto... ma la macchina non parte più... sono riuscito a peggiorare la situazione! Dopo tanti, troppi tentativi di accensione, la batteria si scarica completamente e mentre siamo in macchina a bestemmiare vediamo il traghetto salpare... Mi faccio un giro a piedi e vedo un paio di fuoristrada parcheggiati poco distanti, un Toyota ed un Defender, così mi fermo a fargli la punta sperando con tutto il cuore che esca il proprietario del Defender... farsi trainare da un Toyota sarebbe veramente umiliante. E finalmente un po' di fortuna, dopo un po' arrivano i proprietari del Land, 3 persone, padre, madre e figlio, che parlano un po' di italiano. Spiego cos'è successo e chiedo se gentilmente possono darmi una stroppata per cercare di rimettere in moto il mio 90. L'uomo accetta senza pensarci un attimo, ma non avevo dubbi, è un fratello Landroverista. Attacchiamo i due mezzi e proviamo a partire, il mio Defender ci prova, ma quando ho cambiato il filtro è entrata aria nel circuito di alimentazione e la batteria è completamente a terra... non parte. Mi scarrozza per un bel po' di strada ma niente, ci fermiamo nel piazzale di un distributore decisi a lasciare la macchina lì, poi l'ultimo tentativo con dei cavetti presi in prestito. Giro la chiave, si mette in moto! Non ci credevo... ringrazio all'infinito l'uomo, vorrei baciarlo, gli offro dei soldi e mi si offende anche... va bè il Defender è ripartito ed Elisa mi ha perdonato, le esce quasi un sorriso. Ci mettiamo in marcia verso il porto decisi  a tornare a casa, stavolta veramente, ma mi accorgo subito che ora la macchina va benissimo, con il cambio del filtro il problema era sparito... quindi perché tornare a casa??? A questo punto inizia il viaggio nel viaggio, siamo di nuovo al porto, è la stessa ora di qualche giorno prima quando siamo sbarcati quindi... perché non tornare nello stesso campeggio della prima notte?! 

Il giorno seguente ci spostiamo a sud verso Bonifacio, paesetto molto suggestivo e caratteristico, panorama mozzafiato con la scogliera a picco sul mare, ma il porticciolo seppur piccolo è veramente troppo turistico, troppi negozi, bar, troppe persone, non è il nostro ambiente e ce ne andiamo dopo poco.

Ci spostiamo sulla costa est, sempre a sud, spiaggia di Santa Caterina.

 

Iniziamo la risalita dell'isola passando per il centro, abbiamo voglia di tornare a fare qualche bella escursione in montagna. Prendiamo la D368, una strada tortuosa, bellissima, che parte da Porto Vecchio e salle fino ad un migliaio di metri attraversando la Foresta de l'Ospedale. 

 

Decidiamo di passare qui gli ultimi giorni della vacanza, è una zona bellissima e ne approfittiamo per rimettere in moto gambe e zampe. Facciamo una splendida escursione sul Col de Bavella, in principio è semplice ma salendo si fa dura, gli escursionisti che incrociamo ci guardano stupiti per il fatto che siamo arrivati fin lassù con il cane... e infatti non ha fatto tutto da solo... in varie occasioni sono costretto a prenderlo in braccio per superare le rocce, poi la cosa diventa pericolosa e ce ne torniamo indietro.

E' l'ultimo giorno, torniamo lungo la costa e passiamo la sera in riva al mare, tutti e tre a correrci dietro in spiaggia dopo aver bevuto qualche birra di troppo. Poi la notte sembra veramente un peccato andare a dormire perché segnerebbe la fine della vacanza, così mettiamo a nanna il bracco e tiriamo fino a tardi giocando con la Nikon e facendo qualche esperimento di lunga esposizione per immortalare quell'ultima serata. 

mappa

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